martedì 23 febbraio 2010

Muschi in acquario

Ricordo che negli anni ottanta i muschi da acquario erano molto poco diffusi.Se chiedevate al vostro negoziante di procurarvene qualcuno,ammesso che riuscisse ad accontentarvi,la scelta era limitata a sole due specie:il muschio di Java(spesso erroneamente chiamato Vesicularia dubyana)e Fontinalis antipyretica(specie da acqua fredda che in genere aveva vita breve nelle vasche riscaldate).Il maestro Takashi Amano non aveva ancora introdotto la tecnica di legare i muschi su legni e rocce e le briofite venivano usate soprattutto come substrato per la deposizione dei pesci nelle vasche da riproduzione.Negli ultimi anni la situazione è decisamente cambiata : sono state introdotte molte altre specie,tutte molto attraenti e di facilissima coltivazione.Ho sempre avuto un debole per queste umili piantine,le uso sempre molto volentieri nelle mie vasche e quasi senza rendermene conto nel tempo ho iniziato a collezionarle. Proverò a presentare le specie che coltivo con delle brevi schede,tralasciando le tecniche di coltivazione visto che nella quasi totalità dei casi si tratta di essenze estremamente adattabili.

Taxiphyllum sp.(Spiky moss)

Si tratta di un muschio molto vigoroso ed a crescita piuttosto rapida.Somiglia molto al muschio di Taiwan (Taxiphyllum alternans),ma è più grande e generalmente di un verde più scuro(se coltivato nelle stesse condizioni).A differenza del Taiwan moss che talvolta emette rizoidi,lo "Spiky moss"non aderisce mai ai supporti ma la sua crescita "vaporosa"fa si che le parti basali non si deteriorino troppo presto:si possono ottenere cespugli piuttosto grandi prima di dover intervenire per il rinnovo delle legature.Il miglior effetto estetico si ottiene lasciando il muschio libero di assecondare il portamento naturale,evitando quindi l'uso delle forbici.In commercio talvolta con il nome di "Peacock moss"viene offerto un muschio molto simile allo Spiky ed è probabile che si tratti della stessa specie.