Muschi acquatici

Muschi in acquario

Ricordo che negli anni ottanta i muschi da acquario erano molto poco diffusi.Se chiedevate al vostro negoziante di procurarvene qualcuno,ammesso che riuscisse ad accontentarvi,la scelta era limitata a sole due specie:il muschio di Java(spesso erroneamente chiamato Vesicularia dubyana)e Fontinalis antipyretica(specie da acqua fredda che in genere aveva vita breve nelle vasche riscaldate).Il maestro Takashi Amano non aveva ancora introdotto la tecnica di legare i muschi su legni e rocce e le briofite venivano usate soprattutto come substrato per la deposizione dei pesci nelle vasche da riproduzione.Negli ultimi anni la situazione è decisamente cambiata : sono state introdotte molte altre specie,tutte molto attraenti e di facilissima coltivazione.Ho sempre avuto un debole per queste umili piantine,le uso sempre molto volentieri nelle mie vasche e quasi senza rendermene conto nel tempo ho iniziato a collezionarle. Proverò a presentare le specie che coltivo con delle brevi schede,tralasciando le tecniche di coltivazione visto che nella quasi totalità dei casi si tratta di essenze estremamente adattabili.

Fissidens fontanus (Phoenix moss)

Si tratta di una specie di origine americana,introdotta solo da qualche anno nel mondo dell'acquariofilia e per questo non ancora facilmente reperibile attraverso i normali canali commerciali.Di tutti i muschi che coltivo credo sia senza dubbio il più bello.Purtroppo è anche il più lento nella crescita ma gli si perdona facilmente questo "difetto"se si considera il suo portamento unico e la facilità di coltivazione.E' l'essenza ideale per creare pulvini legandolo a piccole pietre piatte,un po' come si usa fare per la Riccia fluitans ma a differenza di quest'ultima il Fissidens non richiede alcun tipo di potatura e forma spontaneamente cespuglietti tondeggianti che,a causa della crescita lenta, durano molto a lungo senza richiedere grossi interventi di manutenzione.Non ho mai usato le forbici con questo muschio:quando i cespugli cominciano a staccarsi dai supporti è sufficiente dividerli in più porzioni e legarle.Una curiosità: per qualche ragione il Fissidens non viene mangiato dai Crossocheilus siamensis che da adulti non disdegnano le altre specie di muschio.


Leptodyctium riparium (Stringy moss)

E' una specie della flora spontanea italiana,quello della foto proviene da un laghetto nei pressi di Alfedena in Abruzzo,dove cresceva ricoprendo sia le rocce affioranti che i fondali più prossimi alla riva.In acquario assume un aspetto molto diverso da quello che presenta in natura(visibile nella foto in basso)ma si adatta presto al nuovo ambiente e cresce molto rapidamente.Se lasciato libero di svilupparsi forma degli ampi cespugli piuttosto ordinati alti anche 20-30 cm.Per le dimensioni e la crescita in verticale può essere utilizzato come sfondo in acquari non troppo grandi.






Taxiphyllum alternans (Taiwan moss)


Abbastanza comune nelle vasche,il muschio di Taiwan ha una crescita molto rapida e si presta molto bene ad essere potato con le forbici per ottenere cespugli dalle forme particolari.Il Taxiphyllum alternans aderisce spontaneamente ai supporti? Basandomi su quanto riscontrato nelle mie vasche dovrei rispondere che non lo fa quasi mai:in un solo caso ho osservato questo muschio colonizzare una roccia aggrappandosi con i rizoidi.E' probabile che l'emissione di rizoidi dipenda dalle condizioni di coltivazione ma non sono ancora riuscito a comprendere quale sia il paramentro "scatenante":nella stessa vasca in cui ho visto il Taiwan moss aderire alla roccia vi erano molti altri cespugli del muschio(quindi nelle stesse condizioni di coltivazione)che però non hanno prodotto mai rizoidi.Sarebbe interessante confrontare le esperienze di altri "giardinieri acquatici" con questo muschio.




Taxiphyllum sp. (Spiky moss)

Si tratta di un muschio molto vigoroso ed a crescita piuttosto rapida.Somiglia molto al muschio di Taiwan (Taxiphyllum alternans),ma è più grande e generalmente di un verde più scuro(se coltivato nelle stesse condizioni).A differenza del Taiwan moss che talvolta emette rizoidi,lo "Spiky moss"non aderisce mai ai supporti ma la sua crescita "vaporosa"fa si che le parti basali non si deteriorino troppo presto:si possono ottenere cespugli piuttosto grandi prima di dover intervenire per il rinnovo delle legature.Il miglior effetto estetico si ottiene lasciando il muschio libero di assecondare il portamento naturale,evitando quindi l'uso delle forbici.In commercio talvolta con il nome di "Peacock moss"viene offerto un muschio molto simile allo Spiky ed è probabile che si tratti della stessa specie.





Taxiphyllum barbieri (Java moss)

Il più comune e probabilmente uno dei primi ad essere coltivato.Il muschio di Java è anche il meno esigente dei muschi da acquario ed è in grado di adattarsi a innumerevoli situazioni.Il suo maggior pregio è la capacità di aderire in breve tempo a qualsiasi superficie,è quindi il muschio ideale per coprire legni o altri supporti difficilmente estraibili dalla vasca:non avendo bisogno del rinnovo delle legature(difficili da eseguire a vasca piena) gli interventi saranno limitati a qualche potatura di contenimento.





Taxiphyllum sp. (Flame moss)


Un muschio dall'aspetto inconfondibile:in questo Taxiphyllum le ramificazioni crescono a spirale avvolgendosi su se stesse in senso antiorario.Questo particolare portamento fa si che questa specie ricordi vagamente delle lingue di fuoco(da qui il nome di "Flame moss").Si tratta di una specie robusta e vigorosa che talvolta può ancorarsi ai supporti ma la crescita eretta fa si che le parti basali(quelle ancorate)siano le prime a deteriorarsi per cui il rinnovo periodico delle legature è indispensabile.Un ottimo uso di questo muschio consiste nel legarlo a dei bastoncini di legno nella metà superiore,infilzando quella inferiore nel substrato:crescendo il muschio formerà cespugli conici che potranno essere utilizzati per imitare delle piccole conifere.



Vesicularia sp. (Anchor moss)


Questa specie ha una storia molto particolare.Fu inizialmente raccolta in natura nel milanese dall'amico Luciano Pozzoni.Alcuni campioni furono inviati all'esperto di briofite prof.Benito Tan dell'università di Singapore,il quale la classificò come appartenente al genere Vesicularia ma non riuscì a determinarne con certezza la specie.In seguito,con il nome di Anchor moss cominciò ad apparire sui listini dei produttori orientali di piante da acquario.Il nome commerciale è dovuto probabilmente al fatto che le intersezioni delle fronde di questo muschio che si dipartono quasi ad angolo retto,ricordano vagamente un'ancora.Mi capita spesso di trovare l'Anchor moss nei listini degli orientali,anche se spesso le illustrazioni sembrano ritrarre specie diverse.Come abbia fatto un rappresentante del genere Vesicularia ad insediarsi nel milanese resta ancora un mistero.






Vesicularia dubyana (Singapore moss)


Questa specie è certamente la più citata tra i muschi da acquario: Vesicularia dubyana è spesso erroneamente considerato sinonimo del muschio di Java che in realtà è tutt'altra specie(Taxiphyllum barbieri).La vera Vesicularia dubyana può essere rintracciata in commercio anche con il nome di Singapore moss.Nonostante la sua "fama",non si incontra spesso nelle vasche ed è un vero peccato perchè a mio avviso è uno dei muschi più attraenti.La vegetazione va dal verde chiaro al giallo dorato,produce moltissimi rizoidi con cui aderisce ai supporti e spesso arriva a produrre anche in immersione gli sporofiti(capsule contenenti le spore).




Vesicularia montagnei (Christmas moss)

E' uno dei muschi più diffusi in coltivazione,conosciuto come "muschio di Natale" perchè le fronde prese singolarmente ricordano la forma di un abete in miniatura.Si adatta a molte situazioni,ancorandosi rapidamente ai supporti e assumendo spesso portamento diverso in relazione soprattutto all'intensità dell'illuminazione.Con illuminazione medio-alta,la crescita è compatta e può essere utilizzato in piccoli gruppi su roccia come per imitare delle minuscole felci.





Vesicularia reticulata (Erect moss)

Tra le Vesicularia da acquario questa specie è l'unica con portamento eretto.A differenza della maggior parte dei muschi acquatici l'Erect moss ha bisogno di luce intensa per crescere in maniera soddisfacente e conservare il suo aspetto caratteristico.E' un bel muschio ma si vede raramente nelle vasche forse perchè è un po' difficile da "interpretare":non è facile dargli un ruolo all'interno dei layout.Il massimo dell'effetto estetico si ha solo lasciandolo libero di crescere fino a formare cespugli di una certa consistenza.Purtroppo però non appena le parti basali rimangono in ombra deperiscono rapidamente causando il distacco del muschio dai supporti.Anche questa specie emette raramente rizoidi in acquario per cui è necessario rinnovare periodicamente le legature.




Vesicularia ferrieri (Weeping moss)


Il muschio "piangente"a mio avviso è uno dei migliori muschi da acquario.
Se ben coltivato ha un aspetto inconfondibile : è di un verde molto più chiaro della maggior parte delle altre specie e come dice il suo nome comune, ha un aspetto ricadente.
Per il suo caratteristico portamento può essere utilizzato per realizzare delle vere e proprie cascate verdi legandolo a rocce posizionate in alto.Un ottimo effetto si ottiene anche legandolo alle estremità di legni ramificati in modo da imitare la chioma degli alberi.Purtroppo la Vesicularia ferrieri in acquario non emette rizoidi per cui non si ancora mai spontaneamente ai supporti.Questa sua caratteristica unita alla crescita rapida fa si che il muschio tenda nel giro di qualche mese a staccarsi dai supporti e ci costringe ad intervenire abbastanza spesso per il rinnovo delle legature.Personalmente non ho mai usato le forbici per contenere questo muschio : eliminando gli apici i cespugli perdono gran parte della loro bellezza.Quando la vegetazione più vecchia muore ed il muschio si stacca dai supporti mi limito a dividerlo in più porzioni e a legarlo nuovamente.






Un clandestino senza nome


Circa un anno fa acquistai da una ditta tedesca una porzione di Mini-Taiwan moss (Isopterygium sp.).Crescendo il muschio si rivelò essere del banale muschio di Java (Taxiphyllum barbieri) ma la cosa non mi stupì più di tanto: accade non di rado di ricevere il muschio sbagliato quando si fanno acquisti all'estero.Tuttavia quell'acquisto non fu inutile perchè dalla porzione di Java moss spuntò qualcosa che non avevo mai visto prima.Ho ancora in coltivazione questo strano muschio: nell'aspetto ricorda molto la Fontinalis antipyretica ed è probabile che appartenga allo stesso genere,ma le foglioline sono tutte disposte su due file opposte,un po' come le barbe di una piuma.E' una specie per nulla esigente,prospera anche in condizioni di scarsa illuminazione, col tempo forma cespugli piuttosto grandi e non necessita di grossi interventi di manutenzione.




Riccardia chamaedryfolia (Mini Pellia)


Non si tratta di un muschio ma di una epatica.Con il nome di Mini Pellia (o Coral Pellia,talvolta Coral moss) in commercio si trovano almeno due differenti tipi di Riccardia,uno con talli molto sottili l'altro,decisamente meno diffuso,con talli molto più larghi e tondeggianti che nell'aspetto ricordano in piccolo quelli di Monosolenium tenerum.Secondo alcuni autori si tratterebbe di due specie differenti di Riccardia : R.chamaedryfolia (talli sottili) e R. graeffei (talli larghi e tondeggianti).Se vi è assenza di alghe,elemento fondamentale per tutti i muschi acquatici, la Riccardia è un'essenza di facilissima coltivazione tuttavia la crescita è estremamente lenta indipendentemente dalle condizioni di coltivazione: da buoni risultati sia in vasche "low tech" con illuminazione scarsa e fertilizzazioni blande sia in vasche spinte.La lentezza nella crescita la rende una specie piuttosto ricercata (e costosa) e non sempre è possibile averne quantitativi che consentano agli aquacaper di poterla utilizzare a piene mani nei layout, a meno che non ci si armi di tanta pazienza e si inizi a propagarla nelle proprie vasche.Per realizzare il mio allestimento "I pilastri della terra" ho impiegato circa due anni per ottenere tutta la Riccardia necessaria.

Vaschetta di circa 25l interamente realizzata con Riccardia chamaedryfolia coltivata in assenza di fertilizzazioni e CO2.


Rocce ricoperte di Riccardia nel mio allestimento "I pilastri della terra"